Carthusia Edizioni: scegliere di parlare ai più giovani
Parlare ai ragazzi di “cose difficili”: intervista alla fondatrice di Carthusia Edizioni
Carthusia Edizioni è una casa editrice particolare che lavora a stretto contatto col mondo dell’educazione e della comunicazione. Da sempre si impegna nella pubblicazione di libri e altri prodotti di carattere informativo ed educativo rivolti a bambini e ragazzi, ai loro genitori e insegnanti e a tutti coloro che hanno a che fare col mondo dell’infanzia. La peculiarità delle pubblicazioni Carthusia sta nell’alta progettualità che vi è alla base: progetti rivolti alla scuola, progetti speciali nati dalla collaborazione con enti pubblici, privati o associazioni, campagne di comunicazione su temi di attualità e di impegno sociale.
Con i suoi progetti Carthusia sceglie di parlare ai ragazzi di argomenti tradizionalmente considerati “difficili” e di sperimentare nuove forme di comunicazione del libro. I prodotti che nascono da questo tipo di impegno sono libri di vari formati, pieghevoli, kit didattici, scatole-gioco e cd-rom.
Nel corso degli anni, Carthusia è andata crescendo non solo nella quantità dei titoli pubblicati in catalogo, ma anche nella qualità delle proposte editoriali. Ciò le ha valso numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale.
Mediario ha intervistato Patrizia Zerbi Monti, fondatrice di questa casa editrice che quest’anno compie 34 anni di attività.
Quando e come è nata Carthusia?
Carthusia è nata nel 1987, qui a Milano, ed è stata fondata da me con l’obiettivo primario di parlare ai ragazzi di “cose difficili”, di argomenti delicati ma che io considero importanti.
Carthusia è una casa editrice non convenzionale. Che tipo di linea editoriale segue?
L’essersi posta come primo obiettivo quello di parlare a bambini e ragazzi di argomenti difficili è di per sé la nostra prima scelta editoriale.
L’”anomalia” di Carthusia sta nel volersi impegnare in progetti speciali e nel voler affrontare tematiche particolari che nessuno aveva ancora avuto il coraggio di affrontare.
X questo tipo lavoro è stato necessario lavorare su due fronti: il progetto editoriale e lo strumento. L’attenzione a quest’ultimo è necessaria in quanto, per noi, il libro deve essere uno strumento innovativo. Molto importante è la qualità della comunicazione, sia per quanto concerne il contenuto che per quanto riguarda la forma.
In cosa consistono le pubblicazioni di Carthusia? e cosa le rende particolari?
Per i suoi progetti Carthusia ha sempre privilegiato il libro e il kit illustrato perché sono ricchi di potenzialità comunicativa. Per parlare di “cose difficili” bisogna costruire libri e kit che tengano ben saldo l’aspetto cognitivo, ma che sappiano anche muovere nel lettore la parte emotiva e sensoriale. I nostri progetti lavorano molto attentamente sia sui contenuti, affidandosi a supervisori e specialisti quali ad esempio pedagogisti e psicologi, che sul progetto creativo. Carthusia, infatti, lavora da sempre con i più noti autori per ragazzi e con grandi illustratori.
Qual è il potenziale educativo dei prodotti editi da Carthusia?
Innanzitutto direi che è un potenziale alto, assolutamente. Le tematiche affrontate, che vanno dal sociale all’educazione ambientale, dall’intercultura alla dislessia, dall’ospedalizzazione dei bambini alle svariate campagne di sensibilizzazione, conferiscono ai nostri prodotti una prima e innegabile funzione educativa che è quella di incuriosire i ragazzi e portarli a riflettere seriamente sugli argomenti affrontati.
Il valore aggiunto dei prodotti Carthusia nasce quindi dalla progettualità e dalle campagne che ne accompagnano la pubblicazione. Di che tipo di progetti e di campagne si tratta?
I progetti di Carthusia nascono dalla nostra volontà di affrontare argomenti difficili o comunque argomenti che, in questo campo, nessun altro aveva ancora affrontato. Per dirne alcuni, abbiamo portato avanti progetti sulla multietnicità e l’integrazione culturale, sulla legalità, sulla dislessia, sui diritti e i sogni dei bambini, sull’educazione alimentare e su quella sessuale. Ma anche sul consumo consapevole, l’ambiente, i luoghi della cultura e l’architettura.
I nostri progetti speciali nascono dalla collaborazione con associazioni, fondazioni, istituzioni e aziende pubbliche e private, con l’obiettivo comune di divulgare gratuitamente campagne sociali e informative.
Che rapporto ha Carthusia con il mondo della scuola?
Possiamo dire che con la scuola Carthusia ha un filo diretto. L’ambito scolastico infatti è quello in cui siamo maggiormente conosciuti, e questo perchè i nostri prodotti rispondono molto bene alle esigenze della scuola.
La pubblicazione di Carthusia ha una doppia valenza: vi sono i progetti libreria, che vengono distribuiti e venduti su tutto il territorio nazionale, e i progetti speciali che vengono distribuiti gratuitamente e che la scuola utilizza come strumento di supporto alle attività didattiche. Questi ultimi hanno fatto sì che tra Carthusia e il mondo della scuola si sia creato un forte legame.
In generale, qual è lo scopo che una casa editrice come Carthusia si prefigge?
Lo scopo che ci prefiggiamo è sostanzialmente quello di incuriosire i nostri lettori, bambini e ragazzi, e di far loro affrontare degli argomenti sicuramente complessi ma anche importanti, tanto per la loro crescita personale quanto, più in generale, per il vivere civile.
Alla luce di quanto detto finora e in relazione all’odierno dilagare dei nuovi media (anche in ambito educativo), Carthusia crede ancora fermamente nella comunicazione e nell’educazione attraverso la carta stampata?
Non solo attraverso la carta stampata, anche il materiale multimediale è diventato molto importante. Carthusia lavora molto sulla comunicazione visiva per il semplice motivo che i bambini e i ragazzi sono dei grandi “lettori d’immagini” e attraverso le immagini è possibile raccontare loro storie e percorsi straordinari e complessi. Ciò significa anche che oggi, in questo ambiente in cui la multimedialità è sempre più presente, è utile che il libro sia affiancato da un ulteriore strumento. I prodotti multimediali che Carthusia realizza non sono però una mera trasposizione dei contenuti dei libri, bensì degli strumenti aggiunti che sviluppano e potenziano il valore dei libri. Il progetto Dislessia, per fare un esempio, ha visto la creazione di un cd-rom interattivo, progettato con molta cura e attenzione comunicativa, che riproduce e anima la bellissima storia di Sabrina Colloredo.
E’ importante utilizzare sempre il meglio della comunicazione.
Quindi il libro si può ancora considerare un medium pari a tutti gli altri?
Certamente, il libro mantiene e manterrà sempre delle potenzialità uniche, che gli altri media non hanno. Basti pensare alla sua fisicità e alla sua potenzialità di “giocare coi sensi”, caratteristiche molto importanti quando ci si rivolge al mondo dei bambini.
In conclusione, Patrizia Zerbi Monti ci tiene a sottolineare la grande importanza del lettore quale destinatario di ogni pubblicazione Carthusia. Ovviamente, vi è una particolare attenzione che va rivolta al lettore in relazione alla sua fascia d’età. Ma oltre a questo, ci dice, è da tener ben chiaro che, in questo tipo di lavoro, i propri lettori non vanno mai dimenticati, mai persi di vista. I lettori scelti come proprio target devono essere stimati e amati ed è importante conoscerli profondamente per potersi rivolgere a loro nel migliore dei modi.